IL CLUB DEI LETTORI E BARBARA BARALDI

Vi pubblichiamo qui sotto l'intervista di Zanè fatta a Barbara Baraldi il 27 marzo (sì è tardi, ma era piuttosto lunga...)

Buona lettura!

 

D. Per cominciare... abbiamo notato che nei tre i libri di Scarlett c’è la luna in copertina. Che significato ha per te?
R.La luna è il mio pianeta, è il pianeta simbolo della donna. Vi svelo che sono sempre stata molto timida e all’inizio avevo uno pseudonimo, Luna. Il mio primo libro è così firmato. La Luna è il pianeta simbolo della donna. Al contrario del sole, che è sempre uguale a se stesso, la luna è mutevole a seconda delle fasi. La luna calante, quando si nasconde, è la luna più misteriosa. Poi c’è la luna piena, all’apice della sua bellezza. Io sono appassionata di stregoneria e secondo le donne sagge la luna crescente era la luna dei desideri, mentre la luna calante quella che allontana le cose che non vogliamo.
La luna in copertina è stato un regalo di Mondadori. Ho potuto metterci lo zampino e ho ottenuto da parte dell’editore un permesso speciale: fare sulla mia pagina Facebook un questionario a cui hanno partecipato tantissimi lettori. Loro mi hanno risposto che in copertina avrebbero voluto la luna, perché è il simbolo della trilogia, e Scarlett. Inoltre mi hanno segnalato anche l’illustratore che avrebbero voluto, cioè Paolo Barbieri, uno dei più grandi. Mondadori mi ha dato ascolto. Così, per festeggiare l’uscita della Trilogia, sono riuscita ad avere in copertina sia la mia amata luna, sia per la prima volta Scarlett.
D. Come mai hai aspettato così tanto a pubblicare il terzo volume?
R.Il primo volume di Scarlett era una storia che avevo fortemente voluto e che aveva emozionato tantissimi lettori. L’anno successivo era uscito il secondo volume. Ma vi è stata una disdetta. La questione era editoriale: la collana che ospitava Scarlett aveva chiuso.Scarlett è rimasta in attesa di trovare un contenitore. Sono molto felice di raccontarvi questa storia: i lettori hanno iniziato a fare una vera e propria rivoluzione online: hanno aperto una pagina “Alza la mano se vuoi leggere Scarlett 3” e hanno cominciato a fare uscire articoli in cui veniva detto “Vogliamo Scarlett 3!”.
Io ho raccolto tutte le mail, che per me sono la cosa più preziosa: traggo la mia forza, come scrittrice, leggendo le mail dei miei lettori. Quindi ho mandato quelle pagine all’editore che alla fine ha deciso di premiare l’attesa; soprattutto aveva paura di un attacco fisico! E’ uscita l’intera trilogia.
D: Da dove è nata l’idea di scrivere Scarlett? Hai avuto una particolare ispirazione o era un progetto che avevi in mente da un po’ di tempo?
R.Ero alla Mondadori per proporre una fiaba per bambini. Io ho fratelli più piccoli, quindi la mia fiaba era la classica storia della buona notte che si poteva leggere al fratellino o alla sorellina più piccoli. Ho sempre odiato le principesse, le cose troppo rosa: la mia protagonista era una piccola strega. A Mondadori questa storia è piaciuta tantissimo però mi ha detto : “Guarda, la storia è bellissima, però noi vorremmo pubblicarti con una cosa young adult. Hai per caso una storia del genere?”. E io la storia ce l’avevo già: Scarlett. Ho iniziato a raccontarla all’editor, facendo finta che fosse un fratellino un po’ cresciuto. Gli ho raccontato ciò che succedeva, chi era Scarlett. L’idea era già nella mia mente. Volevo il rock e giocare sui clichès del rock demoniaco ... i protagonisti maschili del romanzo sono proprio mezzi demoni. In poche parole, volevo la band rock, una storia d’amore impossibile e poi un romanzo di formazione. Non so voi, ma durante l’adolescenza mi è capitato tante volte di sentirmi diversa dagli altri; trovavo un mondo che mi piaceva, a volte anche di più, nei libri. Sapevo che la mia protagonista sarebbe stata una lettrice, una ragazza molto timida che si rifugiava nei libri per trovare le risposte che la vita non le dava. Quindi ho raccontato questa storia, facendo finta di non essere lì, nell’ufficio Mondadori. Mi sono vergognata tantissimo, però l’ho fatto e all’editor è piaciuto molto e lì sono iniziate le prove, come nei migliori fantasy, quelle di coraggio.
Mi hanno dato tre giorni per raccontare la scaletta dettagliata. Come, ho pensato io, solo tre giorni? Però mi sono messa lì, non dormivo, lavoravo solo ... e alla fine dei tre giorni avevo la scaletta dettagliata. Mondadori mi ha risposto subito e mi ha detto “Piace tantissimo, adesso hai tre giorni per scrivere le prime trenta pagine”. Mi sentivo come Ercole e le dodici fatiche! Ho iniziato a scrivere Scarlett. Poi, grazie ai lettori, siamo arrivati alla fine della trilogia.
D. Parlando di legami tra Scarlett e Striges, a me viene una domanda: in ognuno dei tuoi libri, i protagonisti hanno un forte legame con la musica, quasi dà loro sollievo. È così anche per te?
R. Sì, assolutamente! La musica e i libri mi hanno sempre “curato”. Per la mia timidezza mi esprimevo attraverso i libri, la lettura, e attraverso la musica che entra facilmente nel nostro stato d’animo. O forse siamo noi che entriamo nella musica. A volte abbiamo bisogno di canzoni tristi, altre volte di canzoni potenti, che ci permettano di spaccare il mondo. Penso che la musica abbia la stessa consistenza del sangue, che ci scorra dentro e ci capisca più di quanto possano capirci gli altri. Inserisco canzoni nei miei libri. In Scarlett c’è persino una band, i Dead Stones, di cui ho scritto i testi delle canzoni ispirandomi a vari gruppi che mi piacciono. Ho amato David Bowie, ad esempio.
Il look di Vincent, alla Guns’n’Roses, ricorda Axl Rose (avevo il suo poster dentro l’armadio!)
In Striges c’è “There’s a light that never goes out” degli Smiths, ma anche gli Evanesce.
Mi piace inserire canzoni insolite rock. Inserisco sempre la colonna sonora, assolutamente.
D. Quando scrivi cerchi di mettere un pizzico della tua vita privata oppure decidi di inventare vite diverse dalla tua?
R.Io penso che i personaggi dei libri esistano già da qualche parte e che lo scrittore sia una sorta di medium, che attraverso la scrittura li porta nel nostro mondo. A volte i miei protagonisti fanno cose che io vorrei non facessero. Mentre scrivevo dicevo “Ma no Scarlett, ma perché...cosa fai?” .Parlo e litigo con loro. Ma io non posso fare altro, perché è la loro voce ed è quello che fanno loro. Io di solito regalo pochissimo di me. Ci sono cose in comune. Scarlett, ad esempio, ha imparato ad aprire a caso le pagine di un libro per ottenere una risposta, cosa che io facevo già da adolescente. A parte piccole cose, i personaggi sono loro.
Ofelia, che è uno dei personaggi a cui mi sento più legata, è ispirata ad un film, con una ragazza pantera, una dark lady. Io ho una passione per il cinema muto. Ho regalato ad Ofelia le fattezze di una delle eroine del cinema muto, che si chiama Louise Brooks.
D. Dunque, quando crei un personaggio, è il personaggio a definirsi piano piano, non dai un'impostazione già dall'inizio...
R. Lascio che venga fuori. Alcune cose si decidono all’inizio e poi la voce del personaggio parla e esce. Nel primo Scarlett, Ofelia e Vincent sono personaggi che rimangono un po’ in “sottofondo”; poi negli altri volumi escono in maniera sempre più forte, al punto che nel terzo volume Ofelia racconta proprio la sua storia, il suo passato, vissuto nella Parigi dei poeti maledetti. A scuola, andavo matta per le poesie di Baudelaire!
D. Quale personaggio ti rappresenta di più?
R. È difficile… C’è qualcosa che mi lega a tutti… Potrei dire che assomiglio al vecchio Edoardo, il bibliotecario. Per certi versi siamo simili: parla con i libri, ha le sue “frasi”. Scarlett fa sicuramente cose che io non farei mai, ma certa sua musica piace anche a me. Poi Zoe, il personaggio principale di Striges, ha caratteristiche in cui mi ritrovo.
D. E qual è il tuo genere preferito? Dove preferisci leggere?
R. Non ho un genere preferito, ma leggo veramente di tutto. Ho iniziato a leggere quando ero una bambina, forse un po’ strana. A partire dai dodici anni ho letto Dracula di Bram Stocker, Frankestein di Mary Shelley….poi Edgar Allan Poe, Hermanne Hesse...tanta letteratura. Mi sono nutrita proprio di letteratura! Mi piacciono i romanzi francesi. Ho sempre avuto una grande passione per le fiabe.
Leggo un po’ dappertutto, mi piace leggere in treno, quando viaggio per lavoro. A letto non leggo mai, perché altrimenti mi addormento, davvero! Anche se il libro è bello, appena appoggio la testa...svengo! Da adolescente leggevo sempre a letto, anche tutta la notte. A volte le mie lettrici mi scrivono che di nascosto leggono i libri, con il led del telefono fino alle tre del mattino!
D. Cambiando argomento, visto che hai scritto di demoni e guardiani, tu credi agli angeli?
R. Da piccola credevo nell’angelo custode e addirittura ho dei ricordi di me che lasciavo il posto sul cuscino all’angelo e poi ovviamente mi spaparanzavo pensando “Oddio, l’ho schiacciato!”.
Nella vita ho avuto dei segni; come se qualcuno mi stesse lasciando le briciole, un aiuto per trovare l’uscita e capire cosa fare se mi fossi persa. Non so se chiamarlo angelo custode, spirito guida..
Credo nel karma e quindi cerco di non fare mai agli altri quello che non vorrei fosse fatto a me. E spero che il karma ripaghi: cose belle a chi ha fatto cose belle.
D. Per concludere ...pensi di far uscire il seguito di Striges?
R. La storia esiste già nella mia mente, è molto forte. Oltretutto ci sono elementi che ho lasciato in sospeso. Chi ha aiutato Zoe a fuggire da Milano? Vi assicuro che non mancheranno le sorprese.

LIBRI DI BARBARA BARALDI:


- Trilogia di Scarlett (Scarlett - Il bacio del demone - La terza luna)
- Striges (La promessa immortale - La voce dell'ombra)
- Un sogno lungo un'estate

LIBRI E COLORI: IL LEGAME PIÙ VERO CHE C'È

 

Leggere, lo sappiamo tutti, porta a provare sentimenti. Che spesso è difficile esprimere. Dato che mi piace "pociare" con i colori in modo virtuale, ho pensato di consigliarvi questo sito. Mi piacerebbe che ognuno di voi, dopo aver letto un libro, provasse a creare qualcosa con questi colori, influenzato dalle emozioni di quanto letto. Niente di cui spaventarsi comunque: io sono tutt'altro che brava nelle attività pratiche (confesso...) e, diciamola tutta, nel disegno non so come faccio a cavarmela! Per cui, vi consiglio caldamente questo sito: http://weavesilk.com/

Attendiamo numerosi disegni con il nome del libro che state leggendo!!! E, ovviamente, buona lettura!

 

Guardate un esmepio, questo è quello che ho creato dopo aver letto Harry Potter e il Calice di Fuoco (Non assomiglia a Voldemort?), basta un po' d'immaginazione ed il gioco è fatto!

 

EROS MIARI E' VENUTO PER NOI AL CLUB DEI LETTORI, LEGGETE IN ESCLUSIVA L'INTERVISTA

 

"Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima" disse Marco Tullio Cicerone. Pensiero ovviamente condiviso da tutto il Club dei Lettori. Ma non solo... Eros Miari è nato e vive a Modena. Dal 1983 si occupa di libri per ragazzi e promozione della lettura. Quest'anno è venuto nella nostra scuola per presentare alcuni libri nelle classi seconde e al Club dei Lettori. Così siamo riuscite,dopo anni di tentativi (si fa per dire) ad intervistarlo,ecco il risultato:

Lucrezia: Qual è la sua professione?

E.M. Mi occupo di educazione alla lettura, non esiste un nome per definire il mio mestiere, non é che faccio l’ingegnere o l’architetto, però faccio attività nelle scuole

per far leggere i bambini e soprattutto i ragazzi.

Lucrezia: Ha avuto un particolare percorso studi?

E.M. Ho avuto un percorso di formazione sul campo, non esiste un vero e proprio

percorso di studi in questo senso, però ho fatto l’università di area pedagogica ma non

mi sono occupato mai mentre facevo l’università di libri per bambini. Poi dopo, a

vent’anni passati, ho lavorato un po’ di tempo in una biblioteca, senza però occuparmi di libri per bambini. Quando ho finito di lavorare nella biblioteca, un po’ per caso, sono stato convinto da un amica a occuparmi di libri per bambini. Dopodiché tutto quello che è venuto è venuto con una base di formazione fatta un po’ sul campo, cioè lavorando

con bambini e con ragazzi e un po’ leggendo cose.

Lucrezia: Perché ha scelto questa professione?

E.M. Non lo so, mi verrebbe quasi da dire che la professione ha scelto me. Però

diciamo che mi piacevano i due ingredienti di questo lavoro, che sono i ragazzi e i libri; mi piaceva leggere e a vent'anni ho scoperto che mi piaceva lavorare con i ragazzi in modo molto strano, cioè facendo l’allenatore in una squadra di calcio. Mi trovavo bene con loro e ho smesso di fare l’allenatore per fare il bibliotecario e dopo un po’ ho capito che potevo mettere insieme le due cose: non a caso oggi faccio i campionati di lettura, con classifiche e punteggi che sembrano appunto un campionato di calcio mentre sono delle sfide coi i libri.

Letizia: Qual è il suo libro preferito?

E.M. Ah... Be’ credo che ogni lettore farebbe fatica a dire qual è il suo libro preferito, però quando su fuorilegge.org c’erano gli avatar, ora non ci sono più, il mio

avatar era la copertina di “Stargirl”. Quindi potrei dire che per certi aspetti il mio

libro preferito è un libro per bambini che è “Il paese dei mostri selvaggi “, di cui

abbiamo parlato questi giorni a scuola, poi mi piace tanto “Stargirl” di Jerry Spinelli,

poi esisteranno altri ma di solito con questi due ho già messo a posto un po’ di cose che mi piacciono molto. Voi avete letto “Stargirl”?

Lucrezia: Sì “Stargirl” e “Per sempre Stargirl”

Letizia: Anch'io.

E.M. Vi sono piaciuti?

Letizia: A me no, soprattutto il secondo.

E.M.: Devo dire che in generale Jerry Spinelli è forse lo scrittore che piace di più

Lucrezia: A me più che “Stargirl” è piaciuto “Per sempre Stargirl”.

E.M. : Allora... di solito il preferito è “Stargirl”... E’ più difficile secondo me “Per

sempre Stargirl”.. Ci ho messo molto per capire se mi piaceva.. Sono arrivato alla fine

per capire che secondo me funzionava benissimo.. E’ un libro più maturo rispetto a

“Stargirl”, anche più doloroso per certi aspetti. Sono d’accordo con te, diciamo che

secondo me è una storia unica: Susan prima e dopo.

Letizia: Come condivide la passione della lettura con sua figlia?

E.M. Be’ allora.. Intanto partiamo dal fatto che mia figlia non è una fanatica lettrice.. Deve sopportare il fatto di avere un padre che insiste sulla lettura. In compenso, soprattutto da piccola, è stata una straordinaria ascoltatrice... Quasi tutte le sere della sua vita fino ai dodici anni compiuti abbondantemente le abbiamo passate anche leggendo assieme, ovviamente leggevo per lei... Personalmente quando ho dovuto smettere ho sofferto molto. Non a caso in queste sere per esempio, complice una

lettura che lei deve fare per l’anno scolastico, abbiamo anche ricominciato. L’idea è

leggere qualche cosa assieme ogni tanto, in queste sere leggiamo un po’ io, un po’ lei, ci alterniamo... Però la condivido in questo modo. Poi mi è sempre piaciuto in alcuni casi portarla un po’ negli eventi a cui io partecipavo e questo le ha permesso anche di

incontrare parecchi autori, di conoscerne, di diventare amica con alcuni di loro

Lucrezia: Chi sono le creature selvagge?

E.M. Le creature selvagge.. Be’ intanto è il titolo del percorso che ho preparato per i

bambini delle Scuole Elementari, delle Scuole Medie ma anche per bambini più piccoli

insomma. Le creature selvagge le ho immaginate a partire da questo libro “Nel paese

delle creature selvagge”e che credo che sia uno dei libri che centra uno dei temi

fondamentali dell’esistenza umana: il fatto che dentro di noi si muovono delle creature

selvagge, che non sono necessariamente il male, cioè non tutto quello che è selvaggio è

brutto. Max è un bambino che deve fare i conti con le creature selvagge che si porta

dentro, che sono quelle cose che lo portano ad essere ingovernabile in certi momenti

della sua vita. Però a volte queste creature selvagge sono anche quelle che ci danno la

forza e il coraggio di fare cose che se fossimo governati solo da spiriti buoni, non

faremmo mai. E quindi servono le creature selvagge, però dobbiamo tenerle a bada,

perché se le lasciamo vincere, ecco che allora probabilmente diventiamo persone

buone che fanno una cosa che non si deve fare, che è il pestare i piedi agli altri. Ecco

le creature selvagge sono quelle che ci permettono di vivere bene assieme agli altri

senza pestarci troppo i piedi.

Lucrezia: Personalmente a me piace molto Salgari. Vorrei chiederle se ci sono libri

scritti nell’ultimo decennio che secondo lei potrebbero essere i futuri classici?

EM: Sì sicuramente. Intanto ti rivelo alcune cose: se non ci fosse Salgari,

probabilmente io e voi non saremmo qui a chiacchierare. Io ho cominciato a leggere

con i libri di Salgari, la mia passione per la lettura è partita sulle pagine di Sandokan, la tigre della Malesia. In particolare, ho amato da bambino “Le due tigri” e “I misteri della giungla nera”, sono due libri che credo che oggi si faccia un po’ fatica a leggere. Pensa che in un libro di Pierdomenico Baccalario, “La vera storia di Capitan Uncino”, si cita addirittura un capitolo di un libro di Salgari cambiando i nomi dei personaggi. L’assalto dei pirati ad un certo punto è proprio preso credo dal libro “Le tigri di Mompracem” e quindi questo è un libro moderno, molto moderno in cui si gioca invece con le tigri salgariane. Oggi esistono libri molto differenti. Ovviamente l’avventura di oggi è un’altra cosa... ma non so, un libro come “Sganciando la luna dal cielo “ (di Gregory Hughes, ndr) ce lo rileggeremo fra tanti anni pensando a come l’avventura si possa fare sulla sella di una mountain bike o qualcosa di questo genere. Penso a libri come... Non è facile dire come sarà un classico tra tanti anni ma non so, un libro come... Ecco, prima durante l’incontro abbiamo citato il libro di Jean-Claude Mourlevat “La Battaglia D’Inverno”. “La Dichiarazione” (di Gemma Malley, ndr), non so se qualcuno di voi l’ha già letto... E’ una storia bellissima, di questa ragazza che vive in una specie di collegio destinato a tutti i figli di coloro che non hanno accettato la Dichiarazione. Un mondo futuro, in cui è stato inventato un medicinale che garantisce la vita eterna, però causa di problemi di sovrappopolazione della Terra, devi firmare la Dichiarazione, cioè non potrai avere figli fino a quando prenderai il medicinale. Qualcuno però non ha rispettato.. ci sono quindi le eccedenze, i ragazzi cresciuti fuori dal contratto sociale della dichiarazione. Lei, Anna, è una di queste Eccedenze però la sua vita cambierà quando dentro il collegio a cui vive arriva un ragazzo che arriva dal mondo di fuori che le dice che è venuto a portarla via, a liberarla da questa specie di prigione. E’ un libro bellissimo, credo che lo leggeremo per tanti anni.

Lucrezia: Di Hunger Games “ o “Divergent” hanno fatto il film. Secondo lei dipende dal

fatto che siano un filone particolare o è la nuova letteratura per ragazzi?

E.M. Effettivamente da circa una quindicina d’anni c’è sempre stato il fenomeno di

andare a pescare dalla letteratura per ragazzi del materiale con cui fare film che

generalmente però erano film per bambini. Da qualche anno invece, da una quindicina

d’anni, sta succedendo una cosa diversa: si pesca dalla letteratura per ragazzi dei

film, che diventano film per tutti. Questa è una cosa che sicuramente influisce molto

sulla modalità con cui vengono costruiti i libri, già pensando ad una loro realizzazione

cinematografica. Non credo che questo faccia del bene ai libri in sé, però tutto

sommato non è che un fenomeno di cui dobbiamo prendere atto, insomma. Poi in ogni

caso ci saranno libri più riusciti e libri meno riusciti. E’ evidente che in questo

momento il genere di film che va per la maggiore è questo genere di film detti dei

romanzi che appartengono o a cicli fantasy o a quelle che vengono chiamate le distopie,

cioè le utopie finite male e quindi in questo momento abbiamo queste specie un po’

tutti uguali , perché se prendiamo questa trama di film, come “Hunger Games” o di un

film tipo “Divergent”, sotto sotto alla fine si riducono tutti allo stesso tema: un

governo centrale dispotico e qualcuno che non accetta questo dispotismo e che poi si

ribella e che combatta contro tutti fino ad ottenere un successo finale.

Lucrezia: Ci sono tanti scrittori per ragazzi che hanno deciso di scrivere per adulti. Di fermarsi con la letteratura per ragazzi. Lei come lo spiega questo fatto, semplicemente che è un evoluzione o...?

E.M. Be’ diciamo che ci sono molti autori che scrivono per ragazzi e continuano a

scrivere per ragazzi e autori che scrivono per ragazzi ma sotto sotto il loro desiderio

più bello sarebbe quello di essere pubblicati come autori per adulti . E ad un certo

punto ce la fanno, dopodiché qualcuno torna indietro e qualcuno no. Secondo me questa

domanda la dobbiamo saltare, perché non ho una risposta. C’è più d’uno scrittore per

ragazzi che in fin dei conti vorrebbe essere scrittore di libri per adulti però non so

che cosa significhi. Alcuni scrittori sostengono che scrivere per ragazzi e scrivere per

ragazzi sia la stessa cosa. Io non ho questa convinzione. Sono convinto che ci siano

delle differenze e sono convinto che scrivere per ragazzi sia una cosa molto bella e

soprattutto complessivamente è più difficile che scrivere per adulti. Perché si stratta

di scrivere, portando alla fine gli stessi contenuti ma avendo delle briglie maggiori,

perché non puoi scrivere di tutto , devi anche stare attento ad usare una lingua

adatta, che permetta cioè ad un lettore in costruzione di seguirti, di capire. Una

struttura della frase che ti permetta di capiti, di farti capire. E questo non è

semplice. Non so perché alcuni si sentono realizzati se scrivono per adulti, perché

penso che sia questo per alcuni autori, scrivere anche per adulti significhi essere

finalmente autori con la “A” maiuscola. Io credo che abbiano la “A” maiuscola anche se

scrivono bene per ragazzi, perché poi ci sono un sacco di scrittori è per ragazzi che

scrivono tutt’altro che bene, che scrivono storie non particolarmente importanti, non

particolarmente significative insomma. Però se un autore è bravo, è bravo e basta.

 

 

 


ORARI APERTURA DELLA BIBLIOTECA


DA LUNEDì A VENERDì:

8.30-13 e 14.30-19.30


SABATO: 9.00-13 e 14.30-18.30

 


BIBLIOGRAFIA CLUB DEI LETTORI 2014-2015


GLI INCONTRI CHE CAMBIANO

 

1.       P.D.BACCALARIO, La vera storia di Capitan Uncino (2°media)

2.       G.HUGHES, Sganciando la luna dal cielo (dalla 3°media)

3.       B.SELZNICK, La straordinaria invenzione di Hugo Cabret (1°media)

4.       A.KENNEN, Bestia (dalla 3°media)

5.       L.LOWRY, The Giver (dalla 3°media)

6.       C.PIKE, Monster (dalla 3°media)

7.       A.CURTIS KLAUSE, Il bacio d’argento (dalla 3°media)

8.       S.DE MARI, L’ultimo elfo (1°)

9.       C.FUNKE, Cuore d'inchiostro, TRILOGIA (1°media)

10.    L.GARDNER, Tre sorelle nel bosco (1°media)

11.    J.C.MOURLEVAT, La battaglia d’inverno, Terrestre (3°media)

12.    A.FERRARA, Ero cattivo (2°media)

13.    F.GEDA, Nel mare ci sono i coccodrilli (2°media)

14.    G.SGARDOLI, Eligio S. I giorni della ruota (1°media)

15.    M.RIGHETTO, Pelle dell`orso (2°media)

16.    C.VANDERPOOL, L’ incredibile estate di Abilene Tucker (1°media)

17.    A.NANETTI, Mistral (2°media)

18.    M.BURGESS, Innamorarsi di April (dalla 3°media)

19.    D.ALMOND, Skellig (2°media)

20.    G.SGARDOLI, The frozen boy (2°media)

GRANDE NOVITA' PER I FAN DEL CLUB DEI LETTORI!

 

Alzino la mano quanti vorrebbero far parte del mitico e reale Club

Dei Lettori! Per coloro che l'hanno alzata, annuncio una notizia S-T-R-A-O-R-D-I-N-A-R-I-A!!! IL MITICO CLUB RIPARTE! Ora è una vera associazione, di ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, che amino leggere e discutere tra loro sui libri. Personalmente, appena ho ricevuto questa notizia, sono andata in tilt. Ma è meglio se vi spiego le modalità del Club. Una volta al mese, a partire da lunedì 20 ottobre alle ore 15.00, ci ritroveremo nella biblioteca civica di Marostica "Pietro Ragazzoni" (per chi non sapesse dov'è, è in Piazza degli Scacchi, a destra. Casomai chiedete.). Ci saranno docenti della scuola media di Marostica ad assisterci. VI ASPETTIAMO NUMEROSI E AFFAMATI DI LIBRI!!!

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Commenti: 5
  • #1

    Lucrezia@staff (venerdì, 05 settembre 2014 15:39)

    Ottima idea! Mi raccomando, rispondete tutti!!!

  • #2

    007 (venerdì, 24 ottobre 2014 20:35)

    bravissimi... complimenti è una bella iniziativa!!!

  • #3

    aurora (sabato, 07 febbraio 2015 16:49)

    bellissima idea :-)

  • #4

    L.Contin (sabato, 07 febbraio 2015 23:45)

    Complimenti! E' la prima volta che entro nel vostro sito ed è veramente fatto bene. Bravi ragazzi/e continuate così! L.Contin

  • #5

    antonella (sabato, 25 luglio 2015 11:37)

    Bellissimo sito fatto con cura e passione. Complimenti ragazzi, continuate così!!!

"Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima."

 

Marco Tullio Cicerone